"I responsabili della politica locale e i dipendenti degli Enti locali possono rivelarsi testimonial e target di riferimento per la ciclabilità, esempi virtuosi del pedalare quotidiano". Non sono semplici parole ma rappresentano un vero e proprio manifesto per la mobilità sostenibile. Sono scritte nella delibera di giunta con cui il Comune di Montecchio Emilia ha deciso di aderire alla Ciab, il Club delle Imprese Amiche della Bicicletta. Lo farà per il triennio 2023 - 2025, recependo un atto d'indirizzo del Consiglio comunale, votato all'unanimità nel 2021. 

Un cambiamento di abitudini

Si allarga così la platea di Enti e Istituzioni coinvolti nella famiglia Ciab, che al momento accoglie anche i Comuni di Capaccio Paestum, Corinaldo, Follonica e Forte dei Marmi. "L'Amministrazione Comunale - evidenzia il provvedimento del Comune emiliano - può agire attivamente per contribuire allo sviluppo di un nuovo modo di concepire l'uso della bicicletta con una strategia promozionale volta a riconoscere vantaggi a chi la utilizza per indurre un cambiamento delle abitudini di trasporto". Cambieranno, intanto, quelle dei 70 lavoratori (50 dipendenti e 20 amministratori) del comune che conta oltre 10mila abitanti, a cui viene offerta la assicurativa RC per l'utilizzo della bici, determinando così "motivazione e stimolo per spostarsi in modo più sostenibile".

Il bike to work

L'obiettivo di questa nuova adesione è pertanto quella di proporre e supportare iniziative a supporto del progetto 'Bike to work' e l'impegno del Comune è inoltre quello di promuovere presso le aziende presenti sul territorio la medesima iniziativa. Perché - come si legge nella delibera dell'adesione a Ciab - tra gli obiettivi dell'Amministrazione comunale c'è "la promozione dell'uso della bicicletta, con lo scopo di contribuire a migliorare la qualità ambientale e urbana con l'incentivazione di comportamenti virtuosi di mobilità sostenibile". 

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