Una crescita di oltre il 33% in soli sei mesi, che fa registrare 121 aziende associate a CIAB, il Club delle Imprese Amiche della Bicicletta. Fondata nel 2013 all’interno della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, CIAB è un attore che sempre più soggetti, privati e pubblici, riconoscono come autorevole nel campo della consulenza legata alla mobilità urbana e al bike to work. Di recente il Comune di Follonica è stata la prima amministrazione comunale ad accreditarsi in questa rete dove il valore aggiunto è proprio lo scambio di best practice tra associati, per migliorare la mobilità urbana e facilitare abitudini bike friendly di lavoratori e dipendenti. Forte dei Marmi e Capaccio Paestum sono gli altri comuni che fanno parte del network. E altri sono in arrivo.

 

In un momento generale di ripartenza, CIAB sta registrando una crescita continua nelle domande di adesioni da parte di aziende che lavorano nell’ambito cicloturistico. Segno che il settore sta maturando ed è pronto a farsi ecosistema. Non tutte le realtà aderenti al Club delle Imprese Amiche della Bicicletta operano direttamente sul mondo della mobilità ciclistica: compaiono aziende di comunicazione e studi di progettazione, e anche strutture alberghiere. Iscrivendosi a CIAB gli operatori cicloturistici e noleggiatori di biciclette possono usufruire dell'unica assicurazione operativa in Italia per la copertura RC dei loro clienti.

 

Proprio perché CIAB nasce con l’obiettivo di svolgere consulenza qualificata, basata sull’esperienza maturata in oltre trent’anni dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, tutte le aziende che si associano possono accedere a un percorso di tutoraggio per convertirsi e diventare un’azienda bike friendly. Come? Introducendo rimborsi chilometrici in busta paga, realizzando parcheggi bici sicuri, allestendo spogliatoi per dare modo ai dipendenti di potersi cambiare. Gli ingredienti, insomma, sono molteplici e ogni realtà ha i propri punti di forza su cui puntare.

 

«È evidente il trend di crescita della mobilità ciclistica in generale – ha commentato Antonio Dalla Venezia, Presidente di CIAB – e  il Club delle Imprese Amiche della Bicicletta è un tassello di questo mosaico. Per i prossimi mesi ci aspettiamo un aumento di adesioni perché il tema del bike to work è uno di quelli che può far cambiare i connotati di una città. Se le aziende spingono in questa direzione le città si dovranno adattare. CIAB è nata per il bike to work ed perché è un asset che può migliorare le città».

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