(30 agosto 2022)

Un laboratorio a due ruote che favorisce l’inclusione sociale. Non è una semplice ciclofficina quella che la Cooperativa Sociale Solidarietà di Vigasio ha tenuto a battesimo nell’ottobre 2021. Perché la “Cicloperativa” – ultimo progetto della realtà veronese che il prossimo anno spegnerà 40 candeline -, abbina il recupero e la messa a nuovo di biciclette alla mission per cui è sorta nel lontano 1983: occuparsi principalmente di persone con disabilità.

Il progetto

Il percorso della cooperativa, che ha in gestione due comunità alloggio e un centro diurno per disabili, è tanto ambizioso quanto intraprendente. A testimoniarlo, tra gli altri, c’è proprio il progetto della Cicloperativa, attraverso cui – prendendo in prestito le parole del direttore della cooperativa, Andrea Trivellon –, “si può ridare vita a ciò che gli altri scartano”.  

Una frase che suona come uno slogan e che spiega perfettamente il senso dell’iniziativa: dare nuova vita alle biciclette ma anche, e soprattutto, garantire un’esperienza lavorativa e uno sbocco professionale a persone svantaggiate. 

Laboratorio artigianale e inclusione

“La Cicloperativa – evidenzia Trivellon - è nata con diverse anime all’interno che si integrano e si intrecciano, sviluppandosi in base alle proprie potenzialità. Il primo step è quello di customizzare la bici: non una rivendita di mezzi nuovi ma recuperare tutte quelle bici che vengono buttate o abbandonate”. 

A spingere la cooperativa a lanciarsi in questa nuova avventura, è stata anche un'analisi del mercato: "Stavano chiudendo le botteghe 'storiche' del paese - rimarca Trivellon - e così abbiamo deciso di realizzare questo laboratorio che potesse offrire un servizio sia per gli utenti che per la cooperativa stessa".

E la risposta, stando ai feedback dei residenti, è senz'altro positiva. "Tanti del paese sono rimasti stupiti nel trovare una realtà del genere - sottolinea Enrico Montresor, responsabile della Cicloperativa -. In zona sono spariti gli artigiani della bicicletta, non c'è più nessuno che ripara le bici muscolari e pertanto il cliente si sorprende positivamente nel vedere una vera e propria officina".

I ragazzi coinvolti

A essere incuriositi, però, sono anche i protagonisti attivi del progetto. "Il laboratorio è in fase sperimentale, stiamo creando dei prototipi e attualmente sono coinvolti in media quattro ragazzi che lavorano principalmente su turni. Sono molto felici e appassionati, perché hanno l'opportunità di lavorare e avere un contatto costante con le persone". 

Durante il loro turno, smontano e poi (ri)assemblano le componenti delle bici che vengono donate. "Diamo nuova vita a pezzi e bici inutilizzate - spiega Montresor - e alcune componenti le usiamo per realizzare prodotti riciclati: ad esempio con i cerchioni possiamo creare un orologio, ma abbiamo anche ideato lampade e intendiamo attivare un laboratorio per la realizzazione di gioielli". 

Le collaborazioni con Ciab e Fiab

Inclusione sociale, riciclo e laboratorio occupazionale, Ma non solo, perché l''impegno della Cicloperativa ha avuto il merito di riportare al centro la tematica della mobilità sostenibile. "Abbiamo aderito a Ciab - Club Imprese Amiche della Bicicletta e sul territorio - conclude Trivellon - abbiamo importanti relazioni con la Fiab, per la sensibilizzazione all’uso della bicicletta. Ad esempio, Vigasio è parte integrante di VeOs, la Verona -  Ostiglia e anche grazie a Cicloperativa si è rianimato il gruppo Fiab locale, con la ciclofficina che si presta bene come luogo e realtà di condivisione". 

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